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Le parole che non ti ho detto…

Maggio 7, 2012 • Cose da donne • 3

Nonostante molti siano convinti del contrario, sono una timida. Sembra quasi un controsenso, ma vi assicuro che è così. Ed anche se la mia perspicacia, che si trasforma il più delle volte in acidità cosmica, è molto, troppo, acuta, vi dirò di più, sono anche sensibile. Una di quelle che ancora arrossisce per i complimenti. Una di quelle che piange davanti ad un film, di nascosto ovviamente. Una di quelle che non dice “cucci cucci quanto ti amo” o “siamo le migliorissime amiche sulla faccia della terra!”, ogni due minuti. Ma che dico minuti, secondi. Centellino le parole invece, anche se non le emozioni. Impulsiva per eccellenza, vivo quello che sento, che provo sempre. Ma non a parole. Preferisco il “non detto”, da sempre. Lascia il dubbio ed è più emozionante. Avere la certezza di un amore o di un’amicizia, di un rapporto o di qualsiasi tipologia possa rientrare nella categoria “relazione tra due persone”, comporta inevitabilmente un cambiamento di posizioni e di libertà di agire nei confronti dell’altro. Si, è esattamente così. I rapporti non sono mai paritari, il grado di emozione e di passione non sarà mai vissuto con la stessa intensità e si instaura quindi un doppio ruolo, come a teatro: quello che attacca, e l’altro che, inevitabilmente, subisce. E puntualmente quello assoggettato, è quello inerme, quello che prova un sentimento più forte e coeso, quello che non riesce a reagire, quello che ha dato più certezze. Ed è quello che soffre. L’altro invece, forte della sua posizione, si ritrova il più delle volte a commettere errori. Ed ancora Errori. Ed infine errori fino a quando l’altro, stanco di subire, come se si fosse svegliato da un loop onirico, sparisce. Si chiama, penso, stanchezza. E non preoccupatevi che chi, per la prima volta subisce, vi ricercherà con la stessa aggressione di un lupo famelico in fase di carestia. Quando cadono le certezze, inizia la paura e si insinua il dubbio. Ma non il timore di perdere voi, ma il potere su di voi. Che è ben diverso.Ed i ruoli cambiano, anche se il più delle volte la coppia si riforma per ritornare alle stesse dinamiche di forza precedenti. “Bla bla, bla. Bla, bla, bla”, per concludere con “Non succederà più, te lo giuro”, con questa frase, accompagnata a peluche e fiori da parte dei più galanti, comincia la fase convinzione con le promesse. 

(Piccola parentesi: Spiegatemi il senso della promessa, come dire “E’un obbligo lo devo fare, quindi lo giuro”, come se avvenisse un’opera di auto-convincimento. Della serie, è giusto così perciò lo faccio ma non sono convinto. Perciò prometto come se dal giuramento si generassero dei sensi di colpa, nella possibilità dell’errore. Che si verificherà. Indubbiamente. Non prometto mai niente, per questo).

Ma riprendendo il discorso, un semplice ma molto più convincente “Ho sbagliato, scusa”, basta. Basta questo davvero. Ed è il primo vero e possibile passo verso la (vostra) redenzione. Perciò, nel caso lui/lei vi ricerchi con giuramenti, tenete duro e non mollate. Perdereste solo tempo. Ed il tempo davvero è denaro, soprattutto quando i 30 anni non sono più un lontano miraggio ma si avvicinano, personificati da uno spirito incappucciato di nero e con una falce in mano (che se non vi è chiaro, guarda caso è la stessa immagine della “morte”). Con questa convinzione, ho sempre pensato che fosse bene non dare certezze. Non dico “ti amo”. L’ho detto una volta, perché non potevo fare altrimenti ed è proprio da quella volta che sono diventata politicamente scorretta. Anche in amore. E così penso che il “non  detto” sia non solo molto più emozionante ma anche molto più rispettoso. Per voi stesse/i, dico. Anche perché molto spesso, quello che si pensa essere grandi amori impossibili, durano il tempo di una cena o di un gelato mangiato insieme. Peggio di una sola notte. E non sono altro che semplici infatuazione in stile adolescenziale che ti riportano al periodo “Dawson’s creek”, lasciando un ricordo. O il vuoto. Perciò, le mie parole, il mio “ti amo”, il mio “ti voglio bene”, lo lascio per chi conta davvero. Sempre se esiste davvero…

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Martina Cancellotti

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3 Commenti

  • Reply Ruby Maggio 7, 2012 at 11:46 am

    Sembrano parole uscite dalla mia mente 🙂

    Ruby
    http://www.plusgfashionblog.com

  • Reply Male Maggio 7, 2012 at 3:25 pm

    Amazing pictures!
    http://ponerleonda.blogspot.com.ar/

  • Reply Carla Maggio 7, 2012 at 8:39 pm

    bellissime parole… come SEMPRE..
    the baG girl
    http://www.thebag-girl.blogspot.com
    nel mio ultimo outfit post ho usato il colore verde acqua e la fantasia floreale, assa a dare un’occhiata se ti va! <3

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