Queste mattine cominciano con la sveglia che suona e che puntualmente spengo, riaddormentandomi. Papà che mi ricorda di alzarmi con un “Non è possibile, anche questa mattina? Cresci Martina“. Mi piacerebbe a volte ma ancora, per un altro po’, preferisco essere una bambina. La sua principessa. Inevitabile così la corsa al lavoro, la colazione fatta in fretta. “Un estathè e un cornetto al miele, grazie“. Rimettermi alla guida ed appoggiare sul sedile a fianco il giornale comprato poco prima. Spostarmi i capelli da una parte, un gesto fatto quasi per timidezza per nascondere un viso senza trucco. Stanco ma naturale. E poi partire, cercando una stazione radiofonica che mi tenga compagnia per tutto il viaggio. Le mie mattine cominciando sempre con la stessa frenesia, un copione visto e stravisto. I miei ritardi, il dimenticare qualcosa, la ricerca quasi ossessiva di una mia canzone. E nonostante tutto rimane la curiosità, ogni mattina, per quello che potrebbe accadere in una nuova giornata. Credo si chiami “voglia di vivere”. Intensamente.
Penso alla Francia. Forse perché ieri sera ho sognato Parigi. E’ da un po’ di tempo che questa città torna quasi ossessivamente in ogni discorso e momento. Addirittura mentre dormo. E se i sogni sono desideri nascosti, celati, involontari, che Parigi sia il primo della mia lista? Non mi rimane così che assecondarlo.
4 Commenti
Wonderful pictures 😀
Amazing post!Lovely pictures!
xxx
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Amazing!!!
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Ah, Paris!
Se potessi ci tornerei anche adesso. L’ho amata, attraversata, scoperta. Mi sono lasciata guidare dalle sue strade, dai suoi odori, dai suoi colori. Mi sono lasciata ispirare. Perché Parigi per me è pura, profonda, inaspettata ispirazione.
Splendida!
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