
Regola numero 1 dello shopping
“Se un vestito sta male alla modella, a voi starà sicuramente peggio”.
Regola n.2 dello shopping
“Quando indossate un vestito, uno qualsiasi, la domanda “Come mi sta?” non rivolgetela nè ad un’amica (soprattutto la migliore) che vi risponderà sempre “sei stupenda” per non offendervi o dispiacervi, nè alla commessa che dovrà venderlo quindi sarete in quel momento, solo per merito di quell’abito, le donne più belle del mondo, anche meglio degli angeli di Victoria’s secret. Nemmeno al vostro ragazzo che non vedrà l’ora di uscire dai camerini di Zara e dirà si a qualsiasi cosa – anche alla proposta di matrimonio – proponiate per dare fine a quell’inferno chiamato “shopping”.
Fidatevi solo dello specchio. E del vostro giudizio.
Quella che vedete riflessa, è la realtà. Perciò se pensate di sembrare un sacco di patate rinchiuso in un tubino nero, non sperate nella dieta, nei Maya o nei miracoli. Probabilmente, infatti, lo siete. Abbandonate ogni aspirazione di essere la nuova Audrey Hepburn e siate sincere con voi stessi.
Rimettetelo a posto e provate quell’abito che non sarà alla moda come quello in pizzo appena provato o che forse non vi ha subito colpite, ma vi sentirete non solo meglio una volta indossato, ma sarà pure perfetto per voi.
E se lo dice anche lo specchio, a questo punto non resta che comprarlo”.
Regola n.3 dello shopping“Un corso di sopravvivenza nel periodo saldi ci vorrebbe. Ne sono convinta. Ma armatevi di grinta. E di buonsenso. Non costringete il vostro lui a file estenuanti in camerino, a discorsi glamour nell’attesa del conto alle casse, a crisi isteriche convinte che entrerete nella s (la vostra taglia da sempre, non considerando però le abbuffate fatte di lasagne, tortellini in brodo, patate ed arrosto, concludendo con panettoni e torroni vari dei giorni appena trascorsi). Con crisi di pianto quando, davanti allo specchio di Zara, vi accorgete di essere voi quella con indosso la tuta nera con peplum, simile ad un cotechino, e non la vicina che si sta specchiando con lo stesso capo. Il vostro lui, inoltre, non comprenderà mai che il blu e lo smeraldo sono le tonalità di questo inverno, che le tendenze sono gonne lunghe, voulants o pied de poulle. Dove il poulle, per lui, è il pollo del McChicken menù. Non tentate nemmeno di spiegargli che non è così, perdereste solo tempo. Perciò ecco a voi degli abili modi per evitare il problema fidanzato:1. Andate con lui solo nei centri commerciali iper, super, mega attrezzati e assicuratevi che ci sia l’area tecnologia o relax;2. Le possibilità ora sono due: o lo lasciate libero e gli dite “Ci rivediamo tra 2 ore qui su questo punto. Ciao a dopo”, ma questo implica del tempo limitato, o lo posteggiate nell’area prova della play station 3 con Fifa 2013 così che, anche dopo 4 ore, lo ritroverete lì. Altra alternativa, la partita dell’Inter, Juve, Milan e qualsiasi squadra della serie A in concomitanza con la giornata di shopping. Andate nell’area TV Lcd, Led e ultrapiatti, lui rimarrà ipnotizzato. Ma anche in questo caso non avete a disposizione molto tempo: 90’ di gioco + 15′ di intervallo. E state pur certe che in quel quarto d’ora vi chiamerà per sapere cosa fate e dove siete. Puntualmente. E potete scommetterci, starete al 100% in camerino incastrate in un abito troppo stretto che non si toglie più con il Samsung, che continua a suonare, infilato in una delle 3000 tasche della maxi bag, portata per l’occorrenza. Integerrimo lui chiamerà di seguito circa una cinquantina di volte, fino a quando riuscirete ad uscire da quella presa in tessuto, vi rivestirete velocemente, riuscite a rispondere e vi porterete fuori dal camerino in quel corridoio dalle lunghezze chilometriche, dove una fila di donne imbestialite in attesa di uno spazio per indossare i vestiti selezionati, vi guarderà con sospetto. “Ma guarda questa”, “prenditela con comodo, sa, tanto noi abbiamo tempo da vendere”, “ma hai provato i capi o te ne stavi al telefono?”, “Muoviti!”.
E mentre reggete circa 400 capi appena provati e vi nascondete il viso con l’abito appena provato, proprio quello che neanche con 10 kg in meno vi entrerebbe, con lo smartphone in bilico tra la spalla e l’orecchio, lui dall’altra parte vi dirà quelle parole così importanti che hanno richiesto ben 800 chiamate in fila:
“Ho fame. Quando andiamo al Mc Donald’s?”.
Al suono di quella frase, ricordatevelo: è solo colpa vostra.
Poi non ditemi che non vi avevo avvertito.

8 Commenti
ahahhaah l’ultima parte mi ha fatto morir dal ridere aahha peccato che sia tutto vero! 🙂
Purtroppo tutto vero!
ahahahhaah
marti
Glamour Marmalade
ciao Marti!!! Sono daccordissimo con la prima frase, per la seconda…ti dirò: io in tempo di saldi non mi fido nemmeno degli specchi, preferisco scattarmi una foto e osservarla meglio una volta fuori dal camerino…perchè nella frenesia e la paura che qualcuna prenda quel capo su cui io ero incerta, mi portanto a fare acquisti inutili…mentre le foto non mentono mai! Per il discorso fidanzato…beh mi reputo la ragazza più fortunata del mondo, è lui prima di me a sapere quando iniziano i saldi e a propormi un “piano” settimanale dei vari negozi in cui andare…poi conosce parole come “peplum e pied de poule”…oltre a sapermi consigliare capi in base alle mie forme =) non potrei fare shopping senza di lui…è davvero un ragazzo atipico =D
kisses,
vogue4breakfast.blogspot.com/
Potrebbe essere interessante il tuo metodo (anche perchè nei camerini di Zara, qualsiasi cosa io provi a me non piace. Mi vedo tutti i difetti del mondo con quelle luci). Un ragazzo chiamato atipico è dire poco! Un santo!
Che fortuna sfacciata che hai Lucia! :DDD
Un bacione e grazie del commento!
marti
Glamour Marmalade
Ahahahhaha come darti torto!!!
ahahahha davvero!
un bacione,
marti
Glamour Marmalade
adoro questo post <3
comunque il mio fidanzato mi accompagna sempre volentieri a fare shopping, certo non mi dà consigli utili ma almeno mi accompagna e non rompe XD
http://tirateladimeno.blogspot.it/
Tu sei una delle poche illuminate.
Tienilo stretto! 😀
un bacione e grazie del commento!
Marti
Glamour Marmalade